lundi 22 avril 2013

MEME LES GENTILS RITALS NE PEUVENT PAS BLAIRER LES GYPSIES !

Milano: impossibile convivenza con i nomadi





Milano 15.4.2013- manifestazione contro i nomadi in Viale Ungheria

       Ieri, lunedì 15 aprile ha avuto luogo una seconda manifestazione a Milano in Viale Ungheria a causa di una situazione diventata ormai intollerabile, dovuta alle occupazioni che numerosi nomadi hanno fatto sul territorio adiacente le case e precisamente nello spazio dedicato a un giardino pubblico tra Via Salomone e Viale Ungheria, prospicente le case e il campo di calcio giovanile Macallesi.

La manifestazione è stata il frutto delle lamentele che sono partite dagli abitanti del quartiere, raccolte da un gruppo di giovani che fanno parte del Circolo Culturale Domenico Leccisi ed è stata guidata dal segretario nazionale avv. Gabriele Leccisi (figlio di Domenico L.) e da Carlo Lasi, segretario provinciale di Milano, che si è svolta nonostante siano stati negati i permessi a manifestare, con la giustificazione di non avere sufficienti agenti per garantire protezione al sit-in, ma i cittadini si sono incontrati, come da programma, alle ore 16, all’interno del cortile di Viale Ungheria 5.   Purtroppo i manifestanti si sono accorti che la zona era stata circondata da molte camionette di polizia e da numerosi agenti con tanto di scudo protettivo, quasi si trovassero di fronte a una sommossa popolare.

La cosa ovviamente non è stata gradita, poiché dimostrava la falsità della scusa usata per negare il permesso e la mala fede nei confronti di una protesta nata dal popolo per problemi veri che rendono la loro vita in tempi già così difficili, ancora più insopportabili, quindi il gruppo si è diretto al centro della strada mettendo in atto un sit-in pacifico ma che ostruiva il passaggio dei mezzi di trasporto.

Nonostante questo la protesta ha continuato pacificamente e il gruppo dei manifestanti, ai quali si sono aggiunti cittadini provenienti da altre zone per offrire solidarietà, si è avviato in un percorso prestabilito che rasentava il terreno occupato abusivamente dai nomadi i quali reagivano urlando e minacciando e al contempo gettando tutto quello che capitava nelle loro mani contro il corteo, che non reagiva, mentre la polizia metteva un’opportuna barriera fra i manifestanti e i nomadi. Poi il corteo passando da Via Salomone si è diretto in Piazza Ovidio ove ha sostato per molte ore bloccando Via Mecenate, che è una strada di traffico intenso, via di smistamento verso tutte le tangenziali che girano intorno a Milano, oltre al fatto che è un nodo di passaggio di autobus e tram, fino al concludersi pacificamente, anche grazie al fatto che fra i manifestanti e la polizia si era aperto un dialogo e una trattativa, di cui hanno beneficiato tutti.

I nomadi, i cui campi sul territorio milanese, sono già molto numerosi, sono ulteriormente aumentati in questa parte della città e nello specifico nel quartiere di Viale Ungheria, in quanto l’unico spazio di verde pubblico, dedicato ai momenti di relax dei cittadini che vi trascorrevano le ore con i bambini, con i loro animali o semplicemente per incontrarsi con i vicini e dialogare è diventato un luogo infernale dal quale, chi ha la disavventura di abitare vicino provengono situazioni intollerabili che vanno dalla semplice sporcizia alle baruffe notturne con accoltellamenti, dai furti alle aggressioni fisiche contro chi ha la disavventura di passare vicino, ma anche aggressioni per la strada con rapine, fino ad introdursi in casa per derubare chi vi abita, non possono più esere tollerate e i cittadini hanno finalmente trovato la capacità di riunirsi, anche senza avere il megafono dei partiti, che approfittano di ogni situazione per i loro scopi, senza dare mai risultati veri.

Purtroppo i milanesi si sono dovuti rendere conto di avere fatto un cattivo affare nel dare la loro fiducia al signor Pisapia, che ha dimostrato da subito di avere in simpatia nomadi, occupanti abusivi dei centri sociali, e stranieri in genere, tantè che come primissime azioni ha raddoppiato il costo del biglietto dei mezzi pubblici che servono ai cittadini per recarsi al lavoro, ma ha elargito fondi ai centri sociali e ai nomadi regalando loro una cascina in cui hanno trovato alloggio 40 famiglie e ha dato al contempo 8.000 euro a ciascuna delle famiglie per “aiutarle” ad inserirsi, lasciando però per la strada i milanesi che hanno perso casa e lavoro e vivono ormai nell’indigenza, sopravvivendo solo grazie a ciò che le varie associazioni benefiche offrono loro per sopravvivere, dimostrando nei confronti di questi poveri l’indifferenza di una giuntta che sembra odiare i milanesi, lasciandoli alla mercé delle prepotenze continue di cui sono fatti oggetto. .

lisitrata.com
momenti della manifestazione anti nomadi a Milano 

15.4.2013

   Oggi alle ore 18,30 sempre con partenza da Viale Ungheria 5,  si terrà un altro sit-in e un nuovo corteo, nella speranza che qualcuno si accorga, prima che sia troppo tardi, che i cittadini sono il popolo sovrano ed anche se gli “intellettuali ricchi” di sinistra (ndlr: Bobos) si sono eretti a difensori del popolo, senza nemmeno comprenderne le ansie e i bisogni, e che i governucoli e tutte le loro discendenze di questi ultimi anni, hanno fatto di tutto per annegare la sovranità nazionale nel fango melmoso della palude Europa, i milanesi non possono e non vogliono accettare questo nuovo stato sovranazionale che uccide ler identità e i diritti di chi non aveva bisogno di farsi schiacciare dalla UE e dalla BCE per sapere di essere europeo.

Adriana Bolchini
(lisistratacom)
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