mercredi 10 décembre 2008

O.I.F.E.


LIBERATION ETHNICO-CULTURELLE

Il terzo pilastro fondamentale dell’azione politica del FN riguarderà la definizione dell'identità etnica e culturale in senso lato.
Riappropriarsi delle radici, della propria Storia, della propria lingua e cultura, dei propri Valori, in una parola della propria Tradizione è un imperativo per un Movimento che vuole, in prospettiva, non soltanto rivoluzionare le istituzioni sociali e politiche, ma pretende di porsi all’avanguardia di un rinnovamento nello stile e nella Visione del mondo di un popolo ormai quasi totalmente asservito ad una visione consumista e materialista dell’esistenza.

Il FN riconosce e difende la specificità di tutti i popoli, nella penisola come nell'intera Europa e nel Mondo.
Il FN è a favore dell' AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI nel quadro di una CONFEDERAZIONE EURASIATICA, dall'Atlantico al Pacifico.

Proprio per questo rifiutiamo, al contrario, la strumentalizzazione mondialista delle giuste aspirazioni delle minoranze, in quanto parte di un progetto di annientamento mondiale delle differenze che fanno la ricchezza della terra.
Noi rifiutiamo per principio l'ingerenza di tutti gli organismi internazionali e delle strutture politico-economico-militari altre nella vita interna della nazione.

Chiediamo la revisione dei trattati internazionali capestro imposti con la guerra, il ricatto politico, le sanzioni economiche, lo strangolamento finanziario degli usurai internazionali.

Anche la scottante questione dell'immigrazione cosiddetta "extra-comunitaria" vede il FN schierato su posizioni innovativi ed originali, sia aspetto alle logiche dei Mercato Unico Globale che manovra la disperazione e la miseria (da lui stesso provocate) dei diseredati mondiali, come massa sottoproletaria per abbassare salari e livelli di vita dei lavoratori nazionali, sia nei confronti dell'isterismo becero e strumentale della destra e della sinistra, moderata ed estrema, che, in un senso o nell'altro spinge alla "guerra etnica fra i poveri", fornendo ai capitalisti mondiali una giustificazione ideologica e nuove opportunità di sfruttamento generalizzato.

Il FN è, come sancito dallo stesso Statuto, immune da ogni "deriva" xenofoba proprio per la sua prospettiva geopolitica e culturale globale.
Per questo dobbiamo sempre più prendere le distanze da quegli ambienti partitici e gruppuscoli che hanno fatto di tale questione il pressoché unico "cavallo di battaglia".
La battaglia contro l'immigrazione indiscriminata, anche se necessaria, diventerebbe inutile, fuorviante e controproducente se non inquadrata in quella politica e sociale internazionale da noi proposta.

Bisogna evitare le strumentalizzazioni dei problema immigrazione (in un senso o nell'altro) per non ritrovarsi in un terreno affollato di politici o pseudo tali con i quali non abbiamo nulla a che spartire.
La realtà vera è che questo problema, pur reale e presente, può risolversi solo nel quadro politico generale di lotta che abbiamo qui proposto che si può sintetizzare in questo modo:l’immigrazione indiscriminata non è soltanto un problema di ordina pubblico, che va affrontato comunque con risolutezza e senza infingimenti, ma è un fenomeno epocale generato dalle sciagurate politiche liberiste sovranazionali che hanno reso drammatiche le condizioni dei popoli disagiati.

Organizzazioni criminali aiutano ad emigrare centinaia di migliaia di persone approfittando della loro disperazione, ma il loro destino è quello di finire nella promiscuità, nel degrado, nelle tensioni interetniche, nel crimine, con la complicità diretta ed indiretta di forze politiche ecclesiali pseudo-solidali ma di fatto irresponsabili e ciniche.

È contro questi nemici, e non contro i reietti della terra, che va indirizzata radicalmente la nostra lotta.
Per restituire, a chi la perse, le proprie radici, la propria cultura, la propria terra.

(frontenazionale.it)
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